L'essere umano, fin dalla notte dei tempi, ha tentato di dare delle risposte a ciò che lo circondava, come ad esempio: chi siamo? da dove veniamo?
Una delle domande più intriganti, e allo stesso tempo complesse, proprio per la tendenza al continuo mutare della Terra, era la seguente: quanti anni ha la Terra?
Tante sono state le persone che, nel corso dei periodi storici, hanno tentato di dare una spiegazione e una risposta a tale quesito, tanto religiosi che scienziati.
Una visione letterale
Nel corso della storia, in particolar modo con l'avvento del cristianesimo, ha preso sempre più piede una visione letterale delle Sacre Scritture, in particolar modo del libro della Genesi (primo libro della Bibbia, ove vengono narrati gli avvenimenti che sarebbero successi nelle prime fasi di creazione della Terra).
Mediante questa visione letterale, si evince, proprio dalla lettura di questo libro, che la Terra avrebbe più o meno 6000 anni, e che l'evento della creazione, descritto con i famosi "6 giorni della creazione", sarebbero contati letteralmente come un lasso di tempo di 24 ore.
Ovviamente questa visione non può essere accettata come reale, dal momento che non tiene minimamente conto di tutte le scoperte che sono state svolte nel frattempo in ambito geologico, paleontologico e astronomico. È necessario inoltre ricordarsi che tali passi della Bibbia bisogna saperli interpretare correttamente: banalmente i 6 giorni della creazione potrebbero essere concepiti come lassi di tempo ben più ampi, come ad esempio ere geologiche. È indispensabile infatti tenere bene a mente che la Bibbia, come qualsiasi testo sacro, è un libro di fede, senza alcuna pretesa di essere un testo o un manuale scientifico aggiornato alle ultime scoperte.
Ma quindi, appurato ciò...
Fig. 1.1: Pianeta Terra visto dallo spazio - Crediti: NASA/Apollo 17 crew
Cosa dice la scienza a riguardo?
Per poter risolvere questo intricato enigma geologico, gli scienziati, nel corso del tempo, hanno avanzato diverse teorie circa la presunta età della Terra.
Negli ultimi secoli i geologi, mediante le loro ricerche, hanno iniziato a proporre sempre nuove età da assegnare al nostro pianeta, passando da diverse migliaia di anni fino ad arrivare a svariate centinaia di milioni. Sebbene siano risultati già più attendibili di quelli citati all'inizio dell'articolo, la strada per poter arrivare a quella che oggigiorno si ritiene la più probabile è ancora lunga. La stima più affidabile ad oggi infatti è stata formulata soltanto il secolo scorso.
L'ultima età formulata si basa sull'osservazione e sullo studio di diverse componenti naturali, di seguito descritte.
Il ruolo geologico
Un ruolo essenziale nella datazione è stato svolto dalla scoperta della radioattività, in particolar modo la scoperta secondo la quale gli elementi radioattivi, nel corso del tempo, possono decadere, trasformandosi in altri elementi.
Nella fattispecie, gli elementi che oggi contengono piombo, un tempo erano uranio (ovvero un elemento radioattivo), il quale ha un tempo di dimezzamento di circa 4,51 miliardi di anni.
Mediante questo processo, gli elementi che presentano uranio 238 si trasformano in piombo 206, il quale, a differenza dell'uranio, non decade, restando stabile nel tempo.
Fondamentali sono stati, inoltre, gli zirconi, ovvero dei minerali molto resistenti (si trovano spesso nelle rocce magmatiche). Fortuna vuole che proprio questi minerali contengano uranio, il quale, come detto poc'anzi, decadendo si trasforma in piombo, pertanto, misurando la quantità dei due elementi, è possibile ottenere una stima della loro età.
Ad oggi lo zircone (ma in generale il minerale) più antico a noi noto risale a 4,4 miliardi di anni fa.
Il ruolo astronomico
Questo enigma non è risolvibile soltanto mediante la geologia, è dovuta intervenire anche un'altra branca della scienza, ovvero l'astronomia.
Sono stati, a tale scopo, analizzati e datati diversi campioni di meteoriti (condriti) ritrovati sparsi per il nostro pianeta mediante datazione radiometrica.
L'aspetto curioso è che tali reperti sono stati datati ad una età analoga a quella terrestre, pertanto suggerisce che l'intero Sistema Solare (Sole compreso) abbia più o meno la stessa età.
L'età della Terra
Una volta appurate tutte le osservazioni esposte poc'anzi viene dunque da chiedersi: ma quindi quanti anni ha la Terra?
Le stime parlano chiaro: praticamente tutte le misurazioni compiute sembrano indicare che la Terra abbia circa 4,54 miliardi di anni, facendo della Terra un pianeta longevo quanto (circa) un terzo dell'età dell'universo, stimata ad oggi a 13,8 miliardi di anni.
Come è ragionevole pensare, questa stima possiede una incertezza, pari a circa 50 milioni di anni.
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