Nel corso di 4,54 miliardi di anni sono stati tanti gli avvenimenti che hanno sconvolto il nostro pianeta: da impatti meteorici fino ad arrivare a enormi estinzioni di massa, passando per fenomeni di vulcanismo estremi.
Vi è però un evento in particolare, avvenuto ancora in tempi remoti della Terra, che ha dell'incredibile.
Sto parlando di una teoria scientifica, che prende il nome di "Snowball Earth", letteralmente "Terra a palla di neve". Il nome fa già intuire ciò di cui si sta parlando.
In cosa consiste e quando è avvenuto?
Tale evento consiste, essenzialmente, in una era glaciale talmente estesa e generalizzata che avrebbe interessato l'intero pianeta, dai poli all'equatore, congelando completamente la superficie terrestre.
Come detto all'inizio, questo evento avvenne in periodi remoti della storia terrestre, nell'antico eone Proterozoico (terzo eone della storia della Terra), in particolar modo nel periodo Cryogeniano (720 - 635 milioni di anni fa).
Le prove a sostegno
In un primo momento la comunità scientifica era scettica circa la fattibilità di questo avvenimento. Tuttavia, mediante la ricerca in campo, sono state individuate alcune prove che andrebbero a confermare l'esistenza di questo avvenimento. Di seguito sono esposte alcune fra le prove principali portate a supporto di tale teoria scientifica:
l'assenza di rocce carbonatiche datate al Cryogeniano; il ritrovamento di rocce di origine glaciale in tutto il globo, sia nelle zone fredde che nelle zone tropicali all'equatore, in particolar modo delle dropstone, ovvero un tipo di rocce che vengono staccare dal loro luogo di origine tramite il movimento dei ghiacciai, le quali, una volta inglobate nel ghiacciaio stesso, vengono rilasciate a chilometri di distanza dal loro luogo di natio una volta che il ghiaccio si scioglie;
l'analisi dell'orientamento magnetico di alcune particolari rocce, il quale avrebbe permesso di stabilire che nel momento in cui avvenne il suddetto evento la maggior parte dei continenti erano distribuiti all'equatore, pertanto nella fascia tropicale più calda del globo: questo fatto servì agli studiosi poiché se il ghiaccio si trovava a quelle latitudini, dove le temperature erano più calde della media, questo voleva dire che la glaciazione aveva interessato il globo nella sua interezza.
Un unicum?
Tale avvenimento non fu un singolo evento, bensì si suddivide in due periodi di glaciazione differenti. Il primo prende il nome di glaciazione sturtiana (716 - 680 milioni di anni fa), il quale fu fra i due il più duraturo, con una durata infatti di ben 36 milioni di anni; il secondo invece prende il nome di glaciazione marinoana (650 - 635 milioni di anni fa), più breve, con una durata di 15 milioni di anni.
Come è potuto accadere un simile evento?
Ad aver generato questo fenomeno ci sono diversi aspetti molto complessi da tenere a mente, i principali sono: la frammentazione del supercontinente Rodinia (nome del secondo supercontinente della storia della Terra, formatosi circa 1,1 miliardi di anni fa fino alla sua progressiva frammentazione, datata a circa 750 milioni di anni fa), fenomeni di vulcanismo e l'attività solare, che all'epoca risultava essere ben il 7% più debole rispetto ad oggi.
Una volta iniziato questo processo, inoltre, si sarebbe instaurato un circolo vizioso che avrebbe raffreddato ancora di più il nostro pianeta: con l'aumento della quantità di neve sulla superficie terrestre, dal momento che quest'ultima è di colore bianco, respingerà sempre una maggiore quantità di raggi solari, diminuendo sempre più le temperature globali.
Dal ghiaccio al fuoco
Per poter uscire da questo circolo vizioso è stato necessario l'intervento dei vulcani, i quali, emettendo in atmosfera gas serra, riuscirono in un arco di tempo che va dai 4 ai 30 milioni di anni a riscaldare nuovamente il pianeta Terra, riportandolo a delle condizioni analoghe alla Terra pre-glaciazione.
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