Il fascino delle ambre è un qualcosa senza tempo, fin dall'antichità, infatti, gli esseri umani le hanno utilizzate per adornarsi e per donare agli abiti e ai gioielli grande prestigio.
Tuttavia, questo fatto passa in secondo piano se pensiamo che le ambre possono essere degli utilissimi strumenti per scoprire nuove specie estinte di animali e non.
È proprio grazie all'analisi di un frammento di ambra che è stato possibile scoprire una nuova specie di tardigrado.
Tardigrada
I tardigradi, noti comunemente come "orsetti d'acqua" a causa del loro aspetto, sono fra gli esseri viventi più resistenti al mondo.
Grandi appena 0,1-1,5 millimetri, e adattatisi a condizioni estreme di temperatura, pressione, radiazione, assenza di acqua, ecc... sono divenuti un vero e proprio grattacapo per i biologi.
Il ritrovamento di resti preistorici di questi organismi, infatti, non potrebbe far altro che aiutare il complesso lavoro di catalogazione e studio di questi enigmatici organismi.
Fiori, insetti e...tardigradi!
Fortuna vuole che, analizzando un frammento di ambra dominicana (Repubblica Dominicana), datata a circa 16 milioni di anni fa (nel Miocene) si sia rinvenuto proprio, oltre ai resti di un fiore, uno scarabeo e tre formiche, anche un minuscolo tardigrado, il cui genere e specie vennero descritti nel 2021.
La grande scoperta in questione venne effettuata da dei ricercatori del New Jersey Institute of Technology (NJIT) e dell'Università di Harvard.
Poterlo notare ad occhio nudo è praticamente impossibile, sono stati infatti utilizzati a tale scopo diversi strumenti molto avanzati, dal momento che il tardigrado misura circa mezzo millimetro (per la precisione 559 micrometri).
Sebbene ad oggi esistano circa 1300 di specie diverse di tardigradi, l'analisi del reperto in questione ha potuto determinare che l'esemplare conservato in ambra è un rappresentante di un genere ed una specie ad oggi ancora sconosciuti.
Anche se ad occhio nudo non è possibile notarlo, mediante l'ausilio di apposite strumentazioni, si riescono ad apprezzare anche alcune caratteristiche morfologiche tipiche, quali gli artigli e l'apparato boccale.
Persi nel tempo
Sebbene i tardigradi si siano originati probabilmente prima del Cambriano (periodo che va da 541,0 a 485,4 milioni di anni fa circa), sopravvivendo a praticamente tutte le estinzioni di massa, poter ricostruire la storia evolutiva di questi organismi così peculiari è molto complesso, sia per le dimensioni microscopiche dell'animale stesso, sia perché la sua conservazione è piuttosto rara.
Basti pensare che ad oggi sono noti soltanto tre tardigradi fossili conservati al mondo, rendendo dunque la scoperta in questione un vero e proprio evento eccezionale.
Nome di battesimo
Il nome con cui i ricercatori hanno battezzato questo animale è sicuramente difficile da ricordare (Paradoryphoribius chronocaribbeus), tuttavia è stato scelto in maniera oculata: l'epiteto specifico (chronocaribbeus), non deriva altro che dalla fusione di due termini: "chrono", ovvero "tempo" in greco, e "caribbeus", ovvero un riferimento spaziale al luogo in cui è stato rinvenuto, nella regione caraibica.
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