Quando la musica ispira la Scienza - Mercury, Hendrix, Shakira e i Pink Floyd - Parte I
- Damiano Furlan
- 21 giu
- Tempo di lettura: 8 min
Per quanto concerne lo studio degli esseri viventi, siano essi animali, piante o qualsiasi altra cosa, vivente tutt’oggi o estinta da milioni di anni, uno dei momenti più importanti risiede proprio nella classificazione delle specie, alle quali spetterà, ovviamente, un nome scientifico, composto da due parole, ovvero il genere e la specie.
Nonostante la gente comune abbia l’idea, forse un po’ idealizzata, dello scienziato assolutamente integerrimo e sempre con il camice bianco addosso, è vero anche che queste figure sono pur sempre degli esseri umani, i quali, talvolta, nominano le specie ispirandosi non tanto a caratteristiche morfologiche, etologiche dell’animale stesso, ma prendendo come spunto personaggi, creature o persone più “mondane”, distanti dunque dall’ambito puramente scientifico e accademico.
Ecco dunque che alcune specie animali o vegetali, ad esempio, vengono battezzate in onore a delle attrici/attori, cantanti, gruppi musicali, ma anche personaggi di fantasia, dei videogiochi o film, e chi più ne ha più ne metta!
In questa serie scopriremo numerosi esempi di specie animali, estinte o meno, che portano nel loro nome di battesimo proprio dei riferimenti ad alcune celebrità, partendo proprio dal mondo della musica.
Venite dunque a scoprire 4 specie che portano il nome di Freddie Mercury, Jimi Hendrix, Shakira e i Pink Floyd!
Freddie Mercury

Quando si parla dei grandi della musica rock, è impossibile non citare il grande Freddie Mercury (il cui vero nome sarebbe Farrokh Bulsara): un vero e proprio simbolo del genere musicale.
Nato nel 1946 a Stone Town, ovvero la vecchia parte della più grande Zanzibar, importante città della Tanzania, membro dell'altrettanto famosissimo gruppo musicale "Queen", ha conquistato i cuori di milioni di fan grazie a brani come "Bohemian Rhapsody" o "We Are the Champions".
La specie che gli scienziati hanno deciso di battezzare in onore a Mercury consiste in un isopode (ordine Isopoda), appartenente alla famiglia Circolanidae, denominato Circolana mercuryi.
Descritto soltanto nel 2004 da parte di Niel L. Bruce (Bruce), questo isopode raggiunge dimensioni veramente minute: l'olotipo maschile, infatti, si attesta intorno ai 2,5 millimetri di lunghezza, con una colorazione bianca e traslucida, dotato di piccoli cromatofori di colore marrone sparsi per tutta la lunghezza del corpo.
Questo organismo è stato selezionato per portare come epiteto specifico "mercuryi", poiché tale specie è stata scoperta per la prima volta proprio in Tanzania (patria dello stesso Mercury), in particolar modo nella barriera corallina che costeggia l'isola di Bawe, a poca distanza dalla stessa Zanzibar, la cui città si trova nella più grande isola di Unguja.
Fig. 1.1: (Sinistra): Freddie Mercury si esibisce al Festival di Sanremo nel 1984 - Crediti: ANSA
(Destra): Localizzazione geografica dell'Isola di Bawe, luogo in cui è stata scoperta la nuova specie di isopode, poi rinominata Circolana mercuryi - Crediti: Mysid (CC BY-SA 4.0) - Edited.
Fig. 1.2: Esemplare di Circolana mercuryi - Crediti: Natural History Museum of Denmark (CC BY 4.0).
Jimi Hendrix

Jimi Hendrix, nato a Seattle nel 1942 e morto a Londra nel 1970, è stato senza ombra di dubbio uno dei musicisti rock più famosi ed influenti al mondo, la cui carriera è stata coronata di numerosi premi e riconoscenze, conquistando il titolo di artista del cuore in milioni di persone grazie a musiche come "Hey Joe", "Purple Haze", oppure "Little Wing", nonché alle sue doti di chitarrista molto al di sopra della media.
La specie che gli scienziati hanno deciso di battezzare in suo onore non è di un animale, bensì di una pianta, succulenta, per l’esattezza (quelle che comunemente vengono chiamate piante grasse): Dudleya hendrixii.
Questa specie, descritta da S.McCabe & Dodero, due ricercatori della San Diego State University e della UC Santa Cruz, soltanto nel 2016, risulta essere una vera e propria rarità, poiché confinata in un areale veramente molto piccolo della penisola Californiana, in Messico, più nello specifico della Punta Colonet.
A causa del suo habitat estremamente limitato, questa specie viene considerata a rischio di estinzione.
Quando parliamo di D. hendrixii non dobbiamo immaginarci chissà quale pianta, in quanto è piuttosto minuta: larga in genere 5 centimetri, presenta un portamento a rosetta (tipico di altre piante succulente, ma non solo), con poche foglie, tipicamente di colore grigio.
Il motivo per cui gli scienziati hanno deciso di battezzare tale specie in onore a Jimi Hendrix è piuttosto semplice, e ricorda molto la questione del battesimo dell'australopiteco Lucy: mentre i ricercatori stavano effettuando delle ricerche in quell'area, nel momento del ritrovamento, Dodero stava ascoltando proprio una canzone di Hendrix, più nello specifico "Voodoo Child", pertanto, come segno di riconoscenza verso questo artista, nonché come ricordo dell'avvenimento, decisero di battezzarlo in suo onore.
Fig. 1.3: (Sinistra): Jimi Hendrix che si esibisce nel giugno del 1967.
(Destra): Localizzazione geografica della Punta Colonet, unico luogo in cui è possibile imbattersi in Dudleya hendrixii - Crediti: Toyonbro (CC BY-SA 4.0).
Fig. 1.4: Esemplari di Dudleya hendrixii - Crediti: MDodero (CC BY-SA 4.0).
Shakira
Fra le cantanti più famose ed influenti degli ultimi decenni, il cui successo è esploso in particolar modo agli inizi degli anni 2000 è senza tema di smentita Shakira.
Cantante di fama mondiale di origini colombiane, è divenuta un vero e proprio simbolo non solo grazie alle sue doti di ballerina, in particolar modo della danza del ventre, ma soprattutto grazie alla musica "Waka Waka" (This Time for Africa), il cui successo è dovuto anche al fatto che è stata la musica dei mondiali 2010 (sono già passati 15 anni).
La specie animale che è stata prescelta per portare il suo nome è una specie di vespa parassita, il cui nome scientifico è Aleiodes shakirae.
Descritta da Shimbori & Shaw nel 2014 (nel cui articolo sono state descritte altre 23 specie appartenenti al genere Aleiodes, tutte provenienti dalle Ande orientali dell'Ecuador), appartiene alla grande famiglia delle Braconidae, al cui interno troviamo numerose altre specie che presentano un comportamento parassitoide, proprio come A. shakirae.
Scoperta, appunto, in Ecuador, in particolare nella provincia di Napo, da un punto di vista morfologico, questa specie è piuttosto piccola, con un corpo che raggiunge soltanto i 6 millimetri di lunghezza, nel mentre che le antenne si aggirano intorno ai 7,4 millimetri e le ali anteriori sui 5,7 millimetri.
In termini cromatici, invece, è variabile a seconda della parte interessata: la testa è di colore giallo, così come il mesosoma, tuttavia altre parti del corpo presentano colorazioni che spaziano dal nero al bianco o al marrone.

Ma quale sarebbe dunque il legame fra una vespa parassita e la talentuosa cantante Shakira? Per caso gli scopritori, mentre la studiavano, stavano ascoltando una delle sue canzoni? Non proprio, lasciate che vi spieghi...
Una volta che la suddetta specie di vespa parassitoide ha parassitato un bruco, in particolar modo un appartenente alla famiglia dei Geometridae, in particolar modo dalla stessa attaccata anche da altre due specie di vespe parassite descritte nel medesimo articolo, ovvero Aleiodes nubicola e Aleiodes mirandae, all'interno del corpo di quest'ultimo avvengono dei processi chimico-fisici che gli causano un continuo dimenarsi in varie direzioni, il cui movimento può ricordare (con un po' di fantasia) il movimento del bacino tipico della danza del ventre, di cui Shakira è senza ombra di dubbio una professionista.
Un po' macabro, no?
Nell'immagine che potete osservare a lato o sopra, potete notare in alto a sinistra il bruco bersaglio di A. shakirae (96), mentre in alto a destra il bruco una volta che il parassitoide è fuoriuscito dal suo corpo (97).
Fig. 1.5: Shakira balla al Rock in Rio a Madrid nel 2008 - Crediti: Andres Arranz (CC BY 2.5).
Fig. 1.6: Esemplare di Aleiodes shakirae insieme al bruco appartenente alla famiglia Geometridae prima e dopo essere parassitizzato - Crediti: Eduardo Mitio Shimbori, Scott Richard Shaw (CC BY-SA 4.0).
Pink Floyd
Per concludere questa prima parte dedicata alle specie viventi che gli scienziati hanno deciso di battezzare in onore di chi ha fatto grande la musica nel mondo, ho selezionato non tanto un cantante in particolare, bensì una rock band che non necessita di certo di presentazioni: i Pink Floyd.
Fig. 1.7: Fotografia dei Pink Floyd nel 1971, Da sinistra a destra possiamo vedere i suoi componenti: Roger Waters, Nick Mason, David Gilmour, Richard Wright - Crediti: Capitol Records.
I Pink Floyd sono un gruppo musicale di origini britanniche originatosi ancora nel 1965, di cui fanno parte Richard Wright, Roger Wates, Syd Barrett e Nick Mason, ognuno con le proprie doti e talenti.
Negli anni sono diventati estremamente famosi per aver realizzato album come The Dark Side of the Moon (nella cui copertina era impresso il prisma triangolare con la dispersione della luce in diversi colori), The Wall e diversi altri.

Fra tutte le specie che vi ho presentato fino ad ora, probabilmente questa risulta essere la più peculiare: l'animale che è stato selezionato per portare il nome della famosa band inglese è un crostaceo decapode, membro del Phylum Arthropoda (ovviamente), dell'ordine Decapoda, e della famiglia Alpheidae: ecco a voi dunque Synalpheus pinkfloydi.
Descritta soltanto nel 2017 da parte di Anker, Hultgren e De Grave, questa specie è diffusa in centro America, in particolar modo a Panama, in un arcipelago dell'Oceano Pacifico, denominato "arcipelago delle perle" (noto in spagnolo come arcipélago de las perlas), luogo in cui è anche stato raccolto il materiale utile per la sua descrizione scientifica.

Da un punto di vista morfologico, oltre ad essere piuttosto piccolo (misura intorno ai 5,5 millimetri di lunghezza) e a presentare un corpo con una colorazione che varia dal verde scuro al giallo, a tratti trasparente, la caratteristica che salta subito all'occhio è una delle sue chele, di un colore che varia dal rosso acceso al rosa, di dimensioni assolutamente ragguardevoli rispetto a quelle del corpo: la peculiarità in questione non si limita, tuttavia, al mero aspetto esteriore, ma anche circa il suo utilizzo.
La chela particolarmente voluminosa, infatti, possiede un grande segreto: è una potente arma per la caccia.
Analogamente ad altre specie appartenenti ai cosiddetti "gamberi pistola", anche questa specie è capace di cacciare in maniera piuttosto inusuale: grazie alla veloce chiusura della grossa chela, riesce a generare un suono estremamente potente (intorno ai 210 decibel), tale da uccidere dei pesci di piccola taglia, oppure, nel caso più sfortunato per il S. pinkfloydi, di stordirli.
Ecco dunque che la vera arma risulta l'onda d'urto causata dalla chiusura della chela.
Il collegamento fra questa specie di crostaceo e la band musicale Pink Floyd sono diversi e piuttosto inusuali: innanzitutto i ricercatori devono aver provato sicuramente un certo apprezzamento verso questo gruppo musicale, di seguito il collegamento cromatico fra la chela di colore rosso-rosato (che si rifà dunque alla prima parola del nome del gruppo musicale, appunto, pink), nonché alla simil leggenda secondo cui i Pink Floyd, in un concerto del 1971 suonarono talmente forte che finirono per stordire o uccidere dei pesci che nuotavano tranquillamente in un laghetto li vicino, un chiaro analogismo con il forte rumore causato dalla rapida chiusura della chela di questi crostacei.
Fig. 1.8: Esemplare maschio di Synalpheus pinkfloydi, proveniente dall'arcipelago delle perle, a Panama - Crediti: Arthur Anker - Oxford University Museum of Natural History (CC BY 3.0).
Fig. 1.9: (Dall'alto al basso):
Cartina geografica di Panama - Crediti: Zakuragi;
Cartina geografica dell'arcipelago delle perle a Panama - Crediti: Michiel1972.
Crediti immagini di copertina (da in alto in senso orario):
Raffigurazione artistica della dispersione della luce in diversi colori mediante un prisma, analoga a quella presente nell'album musicale "The Dark Side of The Moon" dei Pink Floyd - Crediti: Vilisvir (CC BY-SA 3.0) BG Removed;
Shakira balla al Rock in Rio a Madrid nel 2008 - Crediti: Andres Arranz (CC BY 2.5);
Freddie Mercury si esibisce al Festival di Sanremo nel 1984 - Crediti: ANSA;
Jimi Hendrix che si esibisce nel giugno del 1967.
Fonti:
Worms - World Register of Marine Species (Circolana mercuryi).
Bruce, N. (2003). Cirolana Mercuryi Sp. Nov., A Distinctive Cirolanid Isopod (flabellifera) From The Corals Reefs Of Zanzibar, East Africa. Crustaceana, 76(9), 1071-1081.
BioOne - Dudleya hendrixii A New, Rare Species From Colonet Mesa, Baja California - Stephen Ward McCabe, Mark W. Dodero, Michael G. Simpson - 2016.
ZooKeys - Eduardo Mitio Shimbori, Scott Richard Shaw - Twenty-four new species of Aleiodes Wesmael from the eastern Andes of Ecuador with associated biological information (Hymenoptera, Braconidae, Rogadinae).
Zootaxa - Synalpheus pinkfloydi sp. nov., a new pistol shrimp from the tropical eastern Pacific (Decapoda: Alpheidae) - Arthur Anker, Kristin M. Hultgren, Sammy De Grave
Live Science - Loud and Rosy-Clawed Pistol Shrimp Named for Rock Band Pink Floyd.
Comments