Quando noi esseri umani pensiamo all'Antartide, non ci vengono in mente tante cose, se non la neve, il ghiaccio, il freddo e i pinguini.
Sebbene questa visione un po' riduzionistica sia in parte vera, contestualizzata al periodo geologico in cui viviamo, dal momento che l'Antartide è ricoperta da uno spesso strato di ghiaccio e neve, e che soltanto pochissime specie sia di animali che di vegetali riescono a prosperarvi in maniera proficua, in realtà questa situazione non è sempre stata così.
Ormai il fatto che i continenti, grazie al movimento delle placche tettoniche, riescano a spostarsi nel corso dei milioni di anni, è una conoscenza assodata e confermata.
Tale regola, ovviamente, vale anche per l'Antartide, la quale, in tempi remoti della storia del nostro pianeta, si trovava a latitudini ben diverse da quelle odierne.
Il nostro continente ghiacciato, infatti, non è sempre rimasto immutato, ma ha dovuto sopportare grandi e radicali sconvolgimenti.
Dove si trovava l'Antartide?
Prima di posizionarsi nell'estremo sud del globo, fra 240 e i 250 milioni di anni fa l'Antartide faceva parte, insieme all'attuale Sud America, Australia, Africa e India, di un enorme continente chiamato Gondwana, ovvero una delle due parti in cui viene divisa la Pangea (l'altra parte prende il nome di Laurasia).
Tale supercontinente si sarebbe con il tempo frammentato, generando i questo modo parte degli attuali continenti.
Altro che ghiaccio e neve
Nel corso della storia di questo continente, il clima sarebbe cambiato radicalmente diverse volte, variando da un clima umido (grazie alla presenza di foreste pluviali) a sub-tropicale, fino ad attivare a quello odierno.
L'aspetto di landa desolata e ghiacciata sarebbe stato assunto soltanto dai 25 ai 35 milioni di anni fa, verso la fine del Paleogene.
Le testimonianze fossili
Ad avvalorare la tesi secondo la quale l'Antartide sarebbe stata in passato un continente ricco di vegetazione, è la componente paleontologica.
Alcune ricerche sul campo sono state in grado di recuperare alcuni resti fossili riconducibili ad alcuni alberi ad alto fusto, come ad esempio conifere, angiosperme (piante dotate di fiori, frutti e semi), ma anche felci.
Il freddo? Solo un ricordo...
Se quanto detto fino ad adesso non vi ha stupito abbastanza, basti pensare che nel Massimo termico del Paleocene Eocene (in sigla PETM), avvenuto circa 55 milioni di anni fa, la temperatura media delle terre oggi corrispondenti all'Antartide era di circa 16°C (oggigiorno le temperature medie variano in base alla zona di misurazione, le quali possono andare da -5°C a -49°C).
Un'Antartide...Green!
Studiare questo continente è tutto meno che una passeggiata, a causa delle caratteristiche ambientali estreme.
Tuttavia, diversi studi affermano che tale continente sarebbe stato ricco di vegetazione per un lungo periodo, già a partire dal Permiano, circa 260 - 280 milioni di anni fa, e non solo nel Cretaceo. Tale continente avrebbe presentato una grandissima varietà di forme di vita vissute in un lasso di tempo molto ampio.
Specie che magari non abbiamo mai visto altrove, che potrebbero essere ancora fossilizzate sotto i ghiacci...
Comments